martedì 31 luglio 2007
*Il Castagno...*
<<È solamente un albero
In un giardino di falsità>>
Disse il bimbo al taglialegna
che così lo tagliò
E tanta resina piangeva
per il suo cuore distrutto;
in questo modo
trionfò l’affollato deserto
e di alberi fioriti
Nessuno ricorda più.
 
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*+ Bambina in Nero +*
Misi tutte le mie domande in un cassetto
infondo al comò.
Caldi erano i raggi di sole in quella stanza
Così,
spensierata,
liberai la mia gamba dalle lenzuola
di cotone rosa
e vidi che era morbida e liscia.
La trovai seducente.
Al risveglio
indossai il mio piccolo vestito nero,
ma quella mattina
stupefatta,
mi accorsi che il mio abitino
mi andava stretto.
Abbaglianti erano i raggi quel giorno
e così corsi via scalza:
“mamma sono diventata una donna”
Dissi.

e piangendo aprii il cassetto.
 
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**LaSciaMi GriDarE**
Dammi per sempre la tua mano
Per evitare che cada
E vorrei spiegare
E vorrei urlare
Perdono amore…

La pioggia copriva
le lacrime
il sole nascondeva
un sorriso
ma tu
deluso
mi abbracciavi.

Offrimi per sempre il tuo sguardo
Per non farmi sentire sola
E vorrei spiegare
E vorrei urlare
non lasciarmi amore…

I rumori chiudevano
le mie grida
come un nodo alla gola
Ma tu
affranto
mi ascoltavi

Offrimi per sempre un tuo respiro
per mantenermi in vita
E vorrei spiegare
E vorrei urlare
Lasciami gridare amore…
 
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°RicordO°
Fuori il tempo era grigio e non ricordo bene…forse un po’ pioveva. Non so da dove sono uscita, né cos’è successo prima di uscire ma avevo lei e niente importava più. Forse è per questo che non ricordo, non aveva semplicemente importanza. Camminavo velocemente ma non troppo perché fra le mie braccia avevo una dolcezza avvolta da una copertina morbida e rosa. Era una bambina dagli occhietti scuri e stava in braccio a me...era così piccola e innocente, non so se era mia o non lo era, so solo che in quel momento aveva il visino vicino al mio cuore e io la proteggevo dalla pioggia e dal freddo un po’ preoccupata…e mi ritrovo qui a pensare a lei tra i tuoni e il cielo grigio come in quel momento e non so perché, ma ho bisogno di lei… la sentivo così mia…così dolce, con i suoi occhietti mezzi chiusi e la sua boccuccia rosa…nonostante il suo ricordo sia già un po’ sbiadito lei resta e resterà per sempre una parte di me.

 
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venerdì 27 aprile 2007
*Veglia in un sOgno*
Era tardi ormai ma il balcone era ancora aperto per rinfrescare la stanza e liberarla dal caldo afoso di quei giorni. Mi sentivo così piccola nell’universo: temevo di perdermi in un grande deserto privo d’acqua o raggiungere l’abisso più profondo senza poterne uscire…non sapevo cosa pensare e mi sentivo così piccina.Guardai fuori:Infiniti soldatini marciavano sotto casa mia con viso apatico, mani chiuse in pugni stretti, gli occhi fissi e, senza volgere mai lo sguardo tra di loro, marciavano imperterriti; infinite formiche correvano minuscole sotto casa mia: non trovavano più la loro Regina e troppo lontana era la loro tana. Non volevo perdermi, non volevo rimanere sola in una costellazione di ipocrisia…Sdraiata sul letto guardavo fuori, abbandonata ai singoli rumori che mi circondavano e poi, all’improvviso, sentii un nuovo respiro. Stavo piangendo perché a volte la felicità fa lacrimare e la brezza si fece più densa e tangibile così tanto da rinfrescarmi gli occhi e farmi venire i brividi.C’era qualcuno fuori, così mi avvicinai e guardai giù dal balcone: c’era il mio angelo laggiù! Con i suoi occhietti mi fissava e mentre accennava un sorriso avvicinò la sua mano alla mia e volò in alto fino a trovarsi accanto a me. << avevo ragione questa volta, perché non me lo hai detto prima che eri un angelo? >> ma non rispose e avvicinò le sue labbra alle mie :vidi un tramonto trasformarsi in alba, grandi oceani riempirsi d’azzurro e mi tenne stretta avvolta dalle sue ali nere come il carbone. Lo fissai, non riuscendo più a respirare poiché ero ancora tra le sue ali, così luminose e splendide…Le sue mani percorsero le mie braccia nude e mi strinsero le spalle provocandomi un immenso calore nonostante il vento si fece più forte.Gli chiesi senza togliere lo sguardo dal suo viso perché le sue ali erano nere e lui rispose << sono scappato dal cielo per venire da te e mi hanno punito, ma ora non ti lascerò mai! >>. Mi prese per mano e mi portò a letto.
<<ti amo>>
Mi baciò le labbra, il collo e il seno e respirai profondamente mentre con una mano mi accarezzava i capelli e ogni singolo lineamento del mio viso. Legai le mie braccia intorno al suo collo e mi sentii completa per la prima volta.Le ali sparirono e lui rimase nudo accanto a me fino alla mattina fin quando aprì gli occhi e non c’era più. Fuori era spuntato l’arcobaleno.
 
posted by Rosita at 14:29 | Permalink | 0 comments
Sirio
Ecco il mio ballo:
Tra coppe d’oro di grandi vittorie,
E scaffali di argenteria:
Ma c’è una stella in più questa notte,
tra l’orsa maggiore
e la Costellazione di Orione.

Sul grande palco ligneo
Nessuna scheggia,
nessuna paura.
È nata una nuova stella oggi

Tra tappeti e corone preziose
di antiche famiglie cristiane
germoglia il nostro walzer di rose.

Sul grande sfondo blu
Nessun bagliore
Nessuna paura.
È nata una nuova stella oggi.
 
posted by Rosita at 14:29 | Permalink | 0 comments
Fiori di Pesco
Sono forse egoista con te?
Come il ragno e la sua preda,
così anche io vorrei...
....Si vorrei

tenerti solo con me,
lontano da sguardi altrui,
Ladri della tua bellezza
e splendore.
Sono forse egoista con te?
È un’onda di gaudio
ciò che ci unisce.
per incanto,
tu sei in me,
e vorrei
custodirti nel più
profondo degli abissi
tra l’azzurro e il blu…
Mio tesoro

Sono forse egoista con te?
Si vorrei,
ma non posso
e niente sarebbe più
infido,
che privarti della vita.
fiore di pesco: simbolo di amore eterno e totale dedizione.
 
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